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martedì 26 marzo 2013

Una via per l'amore


Sicuramente il tema che più di tutti ci sta a cuore è l'amore.

Perché l'amore è difficile fin dal primo momento, ma altrettanto ci attrae verso di lui, quindi siamo sempre in bilico fra il lasciarsi andare e il rinchiudersi dentro se stessi.
L'amore è forse la maggior fonte di dolore, tristezza e malinconia e ancora di dubbi e insicurezze, ma altrettanto di gioie, soddisfazioni e voglia di vivere e certezze e forza d'animo, insomma tutto e il contrario di tutto.
Allora come si può cercare di prendere la parte migliore dell'amore limitando quella più brutta e dolorosa?
Questa penso sia una domanda da un milione di dollari e a cui nessuno potrà mai dare risposta certa perché le sfaccettature della vita e delle persone sono tante, ma qualcosa, una traccia, si potrebbe definire, almeno secondo me.
Questa "traccia" si basa su dei valori in cui credo e che voglio condividere con voi.

Questi valori sono l'amore per se stessi, l'amore come umiltà, l'amore come responsabilità e l'amore come compromesso.

In questa società ci lasciamo condizionare dai messaggi che riceviamo e che ci fanno credere che certe cose devono andare in un certo modo e se così non fosse allora non sono importanti.
Nel caso dell'amore potete sicuramente fare caso al fatto che i messaggi che gli strumenti di comunicazione come la tv, ma anche i libri, i film e quant'altro, ci passano sono che non c'è amore senza sofferenza, che bisogna "tirarsela" per avere successo, che esiste una persona perfetta da qualche parte e che noi siamo perfetti per questa persona, che se è destino lui o lei arriva e che possiamo confidare in questa persona per ricevere finalmente una svolta nella nostra vita.

Ora penserete che sono una ragazza disillusa che non crede nell'amore romantico, niente di più sbagliato.
Tutte queste caratteristiche sono usate nel mondo dello spettacolo, quindi tv, cinema, musica ma anche libri e quant'altro perché sono necessari per rendere queste cose più allettanti, senza considerare la necessità di riassumere in pochi minuti o pagine quello che può succedere in mesi o anni nella vita reale.
Il punto è che non c'è niente di male che si creino certe trame nei film o nei libri, sono belli proprio perché così intensi e pieni di pathos, ma la vita è diversa e sta a noi distinguerla dalla finzione.
Non c'è niente di bello in una vita piena di sofferenza e "pathos" appunto, a chi l'augureremmo?
L'amore nella vita reale è bello per i sentimenti che proviamo dentro di noi e che non devono essere manifestati con tragedie greche come su un palco perché non abbiamo bisogno di amplificare un sentimento in modo da farlo percepire chiaramente agli spettatori in un teatro.
Chi vede una coppia capisce che è innamorata per i piccoli sguardi, le carezze sfuggevoli e le piccole accortezze che solo un partner può darti. E' chiaro no, che questo non può passare in un film, o comunque non è sufficiente per renderlo allettante.

A questo punto posso aggiungere anche un'altra cosa ovvero che tirarsela ti fa solo passare per la stronza o lo stronzo della situazione, perché o lo fai per ricevere attenzioni in un periodo di "carenza d'affetto" senza essere davvero interessato, oppure lo sei e stai sprecando solo tempo a correre via e a creare confusione in te e nell'altro con fraintendimenti quando potresti avere la felicità più grande cioè aprire il tuo cuore e essere ricambiato. Cosa c'è di più bello di mandarsi un messaggio contemporaneamente o vedere che l'altro ti risponde subito e con entusiasmo esattamente come te? Assolutamente niente.
Se poi con tirarsela intendete semplicemente giocare un po' insieme all'altro allora non c'è niente di male nello scherzare e far finta di interessarsi poco o magari sfidarsi su determinate cose per dimostrare di essere il migliore. Ma questo deve essere fatto insieme all'altro, come muto accordo di una complicità che si crea fra due persone, che è ben diverso dal farlo a scapito dell'altro.

Altra cosa importante è che dobbiamo smettere di pensare che l'amore ci cadrà giù dal cielo senza che facciamo niente per cercarlo, metterci in gioco, uscire, fare nuove conoscenze, essere disponibili e aperti verso nuove persone che incontriamo.
Se ce ne stiamo a casa davanti la tv o il computer, oppure usciamo ma abbiamo il broncio, non parliamo, guardiamo male a chiunque si presenti, oppure al contrario ci scateniamo e ubriachiamo chi potrebbe prenderci sul serio? Chi potrebbe pensare quella persona è divertente, o è una persona con cui avere una storia seria? Nel primo caso sappiate che il sorriso è la migliore arma che abbiamo per attrarre nuove conoscenze di tutti i tipi e nel secondo che strusciarsi con chiunque o non reggersi in piedi per quanto si è bevuto non ti fa prendere sul serio da chi hai intorno, quindi poi non bisogna lamentarsi se ti considerano solo per amicizia o per fare sesso.

Per quanto riguarda la storia del principe azzurro finiamola di pensare che esista una persona perfetta per noi perché questa è solo una scusa per lasciare l'altro non appena si hanno dei problemi (o per non mettersi proprio in gioco) perché se non si comporta come noi vorremmo o come ci farebbe piacere allora non è sulla tua stessa lunghezza d'onda e non ti capisce, quindi non è quello giusto.
Questo è sbagliato e deleterio perché ci fa commettere tanti errori, ci fa sentire in colpa, incompresi, soli, non ci fa prendere le nostre responsabilità, non ci fa mettere in gioco e chi più ne ha più ne metta.
I rapporti, quelli d'amore come qualsiasi altro, sono basati sulla comunicazione e il compromesso, e sono tutti basati soprattutto su delle scelte
In ogni momento noi scegliamo di iniziare e continuare quel rapporto o di finirlo; nel momento in cui diamo un'occasione ad una persona dobbiamo mettere in conto che ci saranno difficoltà ma che se vogliamo possiamo andare avanti. Se decidiamo di risolvere i problemi prendendoci le nostre responsabilità prima di pensare a quelle dell'altro allora avremo l'umiltà metterci in gioco, cambiare, perdonare e trovare dei compromessi, un punto di incontro a metà fra le esigenze di entrambi, dimostrando di rispettare l'altro e in questo modo potrete andare avanti.
La persona perfetta esiste nel momento in cui decidiamo che lo sia quella che abbiamo davanti agli occhi. Esiste nel momento in cui decidiamo di esporre il problema invece di tenerlo dentro e poi urlare tutto fuori, esiste quando decidiamo che dobbiamo essere migliori noi per primi e che poi l'altro ci seguirà, esiste quando decidiamo di non dare per scontato niente e di rinnovarci sempre.
Ovviamente sarebbe meglio non scegliere il primo che capita per decidere che sarà quello perfetto, perché un minimo di affinità e complementarietà è necessaria, ma la perfezione non esiste.

Infine, collegato a quello che ho detto sul cercare di essere migliori noi stessi per primi, vi dico di non aspettare l'amore come fosse la manna dal cielo che vi porterà via dai vostri problemi perché questi vi seguiranno sempre e prima o poi torneranno a farvi visita.
Non c'è niente di male nel viversi l'amore e i lati positivi che può dare il potersi appoggiare ad un'altra persona, ma cercate di ricordare sempre di non dipendere dall'altro nel senso che l'altro vi aiuterà tantissimo ma comunque sarete voi a scegliere di affrontare certe cose, a doverci mettere la maggior parte dell'impegno e della volontà di migliorarvi.

Spero di esservi stata utile, come certe rivelazioni lo sono state per me quando ancora mi struggevo dietro a dei tipi che una volta mi calcolavano e due no. Eeeeeh, l'amore!





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L'alternativa veloce allo shampoo


Ciao a tutti,
chi di voi ha mai sperimentato capelli grassi uno o due giorni dopo averli lavati?
Io di sicuro e non è piacevole perché non vorresti stressare i capelli lavandoli tutti i giorni o quasi, ma nemmeno andare in giro con i capelli unti.
Oppure chi non si è mai ritrovato all'improvviso con degli ospiti o con un impegno senza avere il tempo di potersi lavare i capelli? Anche questo succede spesso, senza calcolare le volte in cui proprio non abbiamo voglia di lavarli e basta.
E quale può essere la soluzione? Lasciando da parte, almeno per ora, l'argomento shampoo adeguati o meno, vi propongo un aggiunta semplice e veloce come potrebbe essere uno shampoo secco ma a un costo praticamente nullo e senza rovinare i vostri capelli: l'amido di riso.
Lo stesso che ho utilizzato per Cipria a costo zero o quasi, per lo stesso motivo ovvero la sua capacità di assorbire il sebo in eccesso. In realtà anche l'amido di mais va bene, in entrambi i casi comunque provate poco prodotto per volta sui vostri capelli da applicare magari con un pennello tipo da cipria o qualcosa di simile, badando a non esagerare e a raggiungere la quantità perfetta per i vostri capelli.
Nel caso abbiate i capelli scuri probabilmente sarà meglio per voi utilizzare la farina di riso perché sarete più sicure di evitare che si veda in quanto è più facile poi da togliere, ma ha meno potere assorbente.
Comunque più questi prodotti saranno macinati finemente e più saranno impalpabili e invisibili per qualsiasi utilizzo (pelle o capelli che sia) e possono essere applicati in due maniere diverse a seconda di quello che vi serve e di come vi trovate meglio: potete mettere poco prodotto e pettinare i capelli, oppure potete applicare più prodotto lasciare che assorba il sebo e con l'asciugamano pulire i capelli e poi pettinare.

Se non avete fatto la Cipria a costo zero o quasi e quindi non avete la polvere di amido di riso già bella macinata, vi ricordo che basta metterne una quantità di un bicchiere più o meno (insomma non l'intera confezione perché poi non si macina bene) e metterla in un frullatore e farla andare per un po' di tempo per assicurarsi che si sfinisca per bene, dopo di ché potete metterla in un contenitore qualsiasi, ad esempio di una crema che avete finito o dello yogurt che avete mangiato per colazione, che avete lavato e asciugato per bene così da averne già pronto per quando ne avrete bisogno e vi durerà un'eternità!

Con questo piccolo accorgimento potrete stare più tranquille e lavare i capelli quando vorrete con tranquillità senza avere timore di mettere alcool o altre sostanze che rischino di irritare, seccare o comunque di rovinare cute e capelli. Senza contare che è una soluzione davvero economica e sono sicura che l'apprezzerete!






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Torta con mousse al cioccolato


Questa ricetta ha riscosso l'approvazione anche dei più scettici nei confronti di una cucina più salutare, per i quali significa rinunciare ad un buon sapore, quindi ho deciso di postarla per fare in modo che anche voi possiate conquistare chiunque con questo dolce buono, sfizioso e naturale.


Iniziamo dal pan di spagna.

225g della farina che preferite (o un mix di esse)
120g di zucchero integrale (o quello che avete a casa)
2 cucchiai di olio di semi
2 cucchiaini di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato (o tutto di lievito)
acqua quanto basta per amalgamare il composto senza renderlo troppo liquido (o di latte vegetale se preferite)

Mescolate il tutto e versatelo in uno stampo più o meno da 20 cm con carta da forno, oppure oleato e con una passata di farina, e infornate a forno già caldo a 180°C per 40-45 minuti.
Una volta cotto lasciatelo riposare nel forno aperto finché non si raffredda e poi potete tagliarlo a metà.


Per la crema da farcitura potete sbizzarrirvi, io personalmente ho voluto sperimentare questa:

500ml di latte vegetale
3 cucchiai di zucchero integrale (anche due se il latte è di riso)
1/2 cucchiaino raso di agar agar da sciogliere con il latte in ebollizione (se non lo avete potete non metterlo)
30g di fecola di patate da aggiungere a fuoco basso lentamente e mescolando bene con la frusta
essenza di vaniglia (o la bacca dall'inizio del procedimento) e/o limone
oppure un cucchiaio di cacao con un po' più di zucchero


Farcite il pan di spagna e lasciate riposare. Secondo il mio gusto questo pan di spagna non ha bisogno di ammollo perché è già sufficientemente umido.


Per la mousse al cioccolato fatta con acqua (sì, proprio con acqua!) seguite questo procedimento:

Mettete un contenitore in acciaio nel congelatore oppure preparate in anticipo del ghiaccio che vi servirà per raffreddare il contenitore quando monterete la mousse al cioccolato.

Scaldate 2 o 3 barrette di cioccolato fondente al 70% a bagnomaria fino a completo scioglimento (badate di comprare del cioccolato che fra gli ingredienti abbia lecitina di soia, di solito è così, altrimenti dovrete aggiungerla a parte), aggiungete la quantità d'acqua esatta che vi servirà per montare il cioccolato calcolandola con questa proporzione e mescolate con la frusta:

(g di grassi in una barretta di cioccolato: 34 = g d'acqua : 100) per il numero di tavolette.

Ovvero andate a vedere sulla tavoletta quanti grammi di grassi contiene complessivamente, moltiplicateli per 100 e dividete il risultato per 34 e otterrete i grammi d'acqua da aggiungere per ogni tavoletta.

Lasciate raffreddare per qualche minuto, magari immergendo la pentola in una bacinella con acqua fredda e mescolando il cioccolato, poi versate il tutto nel contenitore raffreddato nel congelatore o immerso nel ghiaccio e frullate con una frusta elettrica finché in cioccolato non monterà e acquisterà una bella consistenza.
Versate la mousse sopra il pan di spagna e spolverate con zucchero a velo se volete.

Et voilà, il vostro dolce è pronto da servire!

E mi raccomando non siate scettici perché la mousse viene davvero con l'acqua senza bisogno di panna, provare per credere!





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